Questo film è una miniera di riflessioni. Non è solo la descrizione veritiera dell’inganno della rete, delle false identità, dei rischi connessi.
Mostra come possa diventare reale l’identità finta di una persona che costruisce un profilo falso per entrare in contatto con un uomo più giovane. Claire, la protagonista, dice “io sono” quella ragazza di 24 anni, non fingo di esserlo.
In tutti i finali contemplati la protagonista cita sempre la morte. La morte come soluzione alla sofferenza per l’abbandono. ‘Morire sì, ma non essere abbandonati’
Aggiunge : “Anche da grandi rimaniamo piccoli, abbiamo bisogno di accudimento…”
Concetti risaputi ma espressi con una tale forza e verità da far venire i brividi.
Da rivedere per soffermarsi su ogni singolo passaggio emotivo.